Figlie di Gesù


'Operate, ma l'occhio a Dio', diceva loro il fondatore, persona profondamente umile e discreta, per invitarle a vivere nel nascondimento. E questo spirito è rimasto senz'altro anche in diocesi, dove le Figlie di Gesù approdarono 190 anni fa.

In linea con don Pietro,
il fondatore
Per accorgersene basta entrare nella casa reggiana di piazza Ugolini 1 (via Emilia Santo Stefano) e fare due chiacchiere con suor Renata Tamellini, la superiora, e con il suo braccio destro suor Sergia Bennati: dalle loro parole risalta immediatamente il 'carisma' specifico della Congregazione, senza alcuna concessione a protagonismi personali: 'diventa-re vive copie di Gesù e prendersi cura dell'educazione della gioventù', in stretto contatto con le famiglie. Suor Renata, che ha lavorato anche a Pieve Modolena e Massenzatico, si trova a Reggio da 4 anni, ma opera in Emilia dal 1975; suor Sergia è qui da 10 anni, ma è la terza volta che 'torna' da noi.
Sono entrambe originarie di Verona, dove sorge la Casa madre e dove nacque il venerabile sacerdote Pietro Antonio Leonardi (1769-1844), che in tempi di dominazione austriaca fondò l'Istituto con lo scopo di assistere e formare cristianamente le ragazze povere della città.
Da allora sono passati ormai due secoli, ma non è tramontata la questione educativa, tant'è vero che nel 2009 tutti ne parlano come di un'emergenza.

Missione educativa
Numerosi i 'traguardi' tagliati dall'Istituto: oggi le Figlie di Gesù sono presenti in diverse regioni d'Italia (oltre al Veneto e all'Emilia Romagna, con Reggio e Modena, hanno sedi in Trentino Alto Adige, Lombardia, Toscana, Lazio e Campania) e nelle missioni aperte in Africa (Angola e Costa d'Avorio, dove sorge un noviziato locale) e Sud America (Brasile e Argentina, con un altro noviziato). Attualmente, in complesso, le religiose sono circa 400, animate ogni giorno dal motto principale lasciato loro da don Leonardi: 'Se pongo mano alla cura della gioventù prendo parte alla riforma del mondo intero'.
Il fondatore, tenace artefice di una 'ricerca operativa' del Signore, voleva che le 'sue' figlie fossero anime ardenti dell'amore di Dio pronte a dare la vita per i fanciulli. Anche per questa tensione spirituale che la contraddistingue, la Congregazione ha come 'logo' il nome di Gesù. Così scriveva don Pietro: 'Il tuo bel nome, Gesù, io porti impresso nell'anima e nella vita'. 'Il nome Figlie di Gesù ' ricorda suor Renata ' è stato pensato dal fondatore su ispirazione divina'. 'Sono sempre stata colpita e stimolata dai santi che, come don Pietro, hanno saputo superare difficoltà e malattie per la gloria di Dio', aggiunge suor Sergia.

Storia reggiana
Tornando alle vicende di casa nostra, e assunto il 1812 come anno di fondazione della Congregazione, si scopre che appena dopo sette anni dalla nascita le Figlie di Gesù abitavano già in diocesi. Nel 1818 erano a Modena e il 29 ottobre 1819 arrivavano a Reggio, all'epoca del duca estense Francesco IV, impiantando la nuova 'Scuola di Carità per l'educazione cristiana e civile delle fanciulle povere'.
Il duca aveva conosciuto don Leonardi nel 1816 e visto di persona la bontà delle sue scuole attive nel Veronese, così pensò di replicarne l'esperienza nel territorio del suo stato, a iniziare da Modena.
Nel gennaio e nel giugno 1819 il sacerdote scese a Reggio per prendere visione dell'antico ospitale di S. Matteo destinato ad accogliere le Figlie di Gesù: l'edificio si trovava nella parrocchia di San Bartolomeo, con l'adiacente chiesa risalente al 1080 e intitolata prima a San Matteo poi a San Rocco. Incalzato dal consultore di governo per la città di Reggio, il conte Francesco Sormani, don Leonardi dovette aprire la scuola in quattro e quatt'otto, sotto la guida della prima superiora Maria Maddalena Maratola (cf. Storia dell'Istituto 'Figlie di Gesù' di Reggio Emilia. Dalla fondazione ad oggi di Alberto Barbieri e Mariangela Barbieri, Il Segno dei Gabrielli editori, 1996).

Realtà in diocesi
Nei primi anni di vita reggiana le suore cambiarono sede più volte ' dopo l'ex ospitale di S. Matteo, via Gazzata e piazzale Fontanesi ' per poi stabilirsi definitivamente nell'attuale piazza Ugolini nel 1829. Nel corso del tempo la presenza delle Figlie di Gesù è venuta a mancare in diversi asili, da Pecorile ad Albinea, da San Pellegrino a Cogruzzo, a Pieve Modolena'
Oggi in diocesi si contano 26 religiose, di cui 18 nella storica casa di Reggio Emilia, 3 presso la scuola per l'infanzia 'Don Adelmo Morsiani' di Massenzatico, 3 nella scuola materna 'Figlie di Gesù' di Rubiera e 2 nella  materna 'Sacro Cuore di Gesù' di Casina.
L'Istituto 'Figlie di Gesù' di Reggio è l'unico che conserva la scuola primaria (responsabile suor Sergia), a cui sono oggi iscritti 141 alunni di scuola primaria: tre le insegnanti prevalenti religiose, due quelle laiche, cui si affiancano diversi esperti per tecnologia, inglese, musica e canto, educazione motoria, danza. Responsabile del settore infanzia è suor Renata: gli alunni della scuola materna reggiana sono 85, con due insegnanti religiose, due laiche, più collaboratori per le altre attività. E la richiesta di iscrizioni ' spiegano le nostre suore - supera di tre volte l'offerta.
fonte: http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/